Venezia, 23 ottobre 2023 - Come è noto, nell'ultimo DL Anticipi n°145 del 18 ottobre 2023, relativo alle “Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, viene previsto all’articolo 3 comma 1 che “Nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle amministrazioni statali, in via eccezionale, l’emolumento di cui all’articolo 1, comma 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nel mese di dicembre 2023 e’ incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salvi eventuali successivi conguagli. Il predetto incremento non rileva ai fini dell’attribuzione del beneficio di cui all’articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, come modificato dall’articolo 39 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85“.
Nel successivo comma si precisa che “le amministrazioni di cui all’articolo 48, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 possono erogare al proprio personale dipendente a tempo indeterminato l’incremento di cui al comma 1 con le modalità e nella misura di cui al medesimo comma 1 con oneri a carico dei propri bilanci”, ma è evidente che tale formulazione costituisce una possibilità e non un obbligo per le Amministrazioni.
"La norma di legge è pasticciata e comunque discriminatoria - afferma Mario Ragno Segretario Generale UIL FPL Veneto - abbiamo inviato una nota a tutte le Amministrazione Comunali, Città Metropolitana, camera di Commercio e Regione Veneto per provvedere a quanto necessario per cogliere questa occasione di riconoscere, ai propri dipendenti, pari dignità e trattamento rispetto ai colleghi delle Amministrazioni statali."
"Crediamo che le varie Direzioni Generali e Amministrazioni - prosegue il Sindacalista - viste le difficoltà che vivono i lavoratori che, in questo periodo di elevata inflazione, vedono eroso il valore reale dei propri emolumenti, nel consueto spirito collaborativo, siamo ovviamente interessati a conoscere eventuali elementi ostativi l’accoglimento della richiesta e disponibili per ogni interlocuzione che si rendesse necessaria al riconoscimento dell’incremento che sarà conguagliato in sede di sottoscrizione del nuovo CCNL che, come noto, è scaduto e per il rinnovo del quale sono in corso incontri con ARAN."