Roma - 13 marzo 2024 - Pubblicato l'atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL del Comparto, previsto un aumento medio pari al 5,78% a cui andranno sommate le indennità di Pronto soccorso per il personale avente diritto. Tra gli obiettivi quello di dare maggiore flessibilità per conciliare i tempi di vita e di lavoro. Prevista anche definizione del quadro giuridico per le prestazioni aggiuntive. Prevista anche valorizzazione degli Oss. Novità anche su welfare contrattuale e ferie.
Le parti sono convocate per il 20 marzo nella sede dell'Aran per l'avvio delle trattative del rinnovo del CCNL del Comparto che coinvolge circa 581 mila professionisti. Gli aumenti salariali medi si aggirano intorno ai 130€ cui andranno sommate le indennità di Pronto soccorso per gli aventi diritto a partire da giugno 2023, per un aumento salariale pari al 5,78%.
Le principali novità:
Condizioni di lavoro - l’obiettivo è quello “di rendere più attrattivo il lavoro all’interno delle Aziende ed Enti del SSN, preservando e accrescendo il benessere psicofisico dei lavoratori, anche attraverso la risposta al bisogno di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei professionisti, allo scopo di fidelizzare e trattenere il personale nelle Aziende. A questo scopo si deve intervenire sugli "istituti contrattuali volti a favorire flessibilità oraria, conciliando le esigenze delle persone, le esigenze organizzative ed i bisogni dell’utenza".
Prestazioni aggiuntive - si prevede che venga normato l'istituto declinando il quadro giuridico di riferimento al fine di individuare presupposti, condizioni e limiti per il ricorso da parte delle Aziende ed Enti alle prestazioni aggiuntive, svolte ad integrazione dell’attività istituzionale, dal personale di tutti i profili del ruolo sanitario del comparto sanità. Risulta anche “necessario definire una tariffa oraria per la remunerazione delle prestazioni svolte, anche al fine di evitare disomogeneità nell’applicazione delle stesse nelle Aziende ed Enti del Servizio sanitario nazionale, ferma restando l’applicazione delle specifiche disposizioni legislative che prevedono tariffe particolari in determinati ambiti”.
Pronta Disponibilità - viene proposto il superamento del limite “rigido” di n. 7 turni al mese con un conteggio quadrimestrale che consente maggiore flessibilità organizzativa garantendo comunque la possibilità di conciliare i tempi di vita e di lavoro.
Ferie - a seguito della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea, onde evitare di incorrere in contenziosi che potrebbero appesantire ulteriormente la spesa pubblica, si ritiene che il contratto dovrà indicare chiaramente la necessità di pianificare e presidiare la fruizione delle ferie da parte delle Aziende, favorendone il godimento entro i termini contrattualmente stabiliti.
Formazione - viene precisato che il personale che partecipa alla formazione obbligatoria organizzata dalle Aziende o Enti è considerato in servizio a tutti gli effetti. Per il personale dei restanti ruoli amministrativo, tecnico, professionale e socio sanitario, la formazione dovrà in particolare perseguire "l’obiettivo dello sviluppo delle competenze alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Oss - si “propone di valutare la previsione del nuovo profilo di Oss con formazione complementare in assistenza sanitaria già disciplinato dall’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003, definendone i requisiti di accesso, l’inquadramento nell’area degli assistenti e la relativa declaratoria. Potrà altresì essere valutata l’istituzione di ulteriori profili non appartenenti ai ruoli sanitario o socio sanitario o e la revisione di profili già previsti non appartenenti ai predetti ruoli”.
Welfare contrattuale - dovranno essere create basi solide per promuovere forme e schemi di “welfare aziendale” in analogia con le esperienze già da tempo in atto nel settore privato.
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