Venezia, 11 luglio 2024 - Si è svolto in data odierna un incontro con la Regione Veneto, presso la sede di Palzzzo Molin, alla presenza del Direttore della Direzione Risorse Umane Dr. Claudio Costa e dei suoi Collaboratori, per monitorare l'andamento del personale del Comparto nelle diverse Aziende della Regione.
Preliminarmente siamo stati informati che la Regione sta facendo una valutazione mirata alla revisione della Legge 610 del 2014 relativa ai valori minimi di riferimento per il personale di assistenza del comparto dedicato alle aree di degenza ospedaliera. La Regione ha poi manifestato una forte preoccupazione in merito alla criticità relativa alla emergenza di tutte le professioni sanitarie con particolare riferimento alla professione infermieristica, perché è previsto che nei prossimi 3-4 anni le uscite per pensionamento supereranno dappertutto le potenziali assunzioni. E' un grido d'allarme che come UIL FPL abbiamo lanciato da molto tempo, e che non fa altro che sostenere quello che diciamo da anni. Bisogna investire in termini di personale e risorse per affrontare e risolvere la situazione!
Rispetto ai dati presentati, si evince un incremento complessivo di 3382 unità fte rispetto al 2019, ma va sottolineato che rispetto al 2023, ci sono circa 800 le unità in meno, dovute a diversi fattori tra i quali pensionamenti (legati anche alla recente riforma ndr) e cessazioni a vario titolo con variabili anche significativi tra le diverse Aziende.
Sono complessivamente 49610 le unità del Comparto in servizio (teste equivalenti che ricomprendono anche i part-time), circa metà afferenti al profilo infermieristico o ostetrico, nel dettaglio sono evidenziati i dati del personale in organico al 30.6.24, divisi per ruolo e profilo. Clicca qui per scaricare il file in formato pdf.
C'è stata presentata un'analisi dei dati pre 2019 relativamente agli organici e la loro congruità rispetto al minutaggio previsto dalla 610/2014 dalla quale si evidenzia un riallineamento dell'assegnazione del personale nelle diverse UUOO, ma dove ancora emergono diverse contraddizioni anche all'interno delle stesse ULSS.
"L'analisi va bene perché da qualche parte dobbiamo pur partire - dichiarano Francesco Menegazzi, Hena Da Silva Velotti ed Edoardo Vanin componenti la delegazione UIL FPL Veneto al tavolo - ma dobbiamo andare oltre. Non viene valutato il peso del personale prescritto, che non è in grado di garantire l'assistenza in modo completo, e quindi è necessario riprendere l'analisi sull'Age management (il personale prescritto ndr) per "ripulire" il dato."
"Abbiamo fatto rilevare anche come l'accordo sulle prestazioni aggiuntive sottoscritto nell'aprile scorso - proseguono - è stato applicato nelle Aziende in modo distorto, per dare risposte quasi esclusivamente alla riduzione delle liste di attesa, e non alla pesantissima carenza di organico. Chiediamo che vengano date indicazioni precise alle Aziende perché vengano riattivati gli osservatori aziendali per fare valutazioni più puntuali a livello locale."
Abbiamo concordato un nuovo incontro per i primi di settembre per fare il punto della situazione in merito all'utilizzo delle risorse per le prestazioni aggiuntive, ma è evidente che dobbiamo rafforzare gli interventi a livello regionale per dare reali risposte al personale che ormai è giunto al limite.