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Incontro in Regione, si parla di mobilità aggregata e di carenza di personale

Venezia, 19 marzo 2025 - Si è tenuto quest'oggi presso Palazzo Molin a Venezia, un incontro con le OOSS alla presenza del Direttore delle Risorse Umane Dr. Claudio Costa e dei suoi collaboratori sul tema della Mobilità Aggregata, in base a quanto previsto dalla recente DGR 960 del 13.08.2024 sulla Carenza del Personale nel SSR.

La soluzione del problema legato alla carenza di personale, in particolar modo sanitario, è una problematica nota e affrontata dalla DGR 960-2024, ma la sua risoluzione appare ancora lontana. Dai dati emersi dalle procedure concorsuali, si evince che una percentuale significativa (circa il 40%) dei partecipanti è composta da personale già in servizio che concorre unicamente per cambiare azienda. Ciò sottolinea l'urgenza di implementare una procedura di mobilità efficace che possa intercettare queste esigenze e ridurre la partecipazione ai concorsi per soli motivi di trasferimento. Molti Lavoratori infatti, di tutte le qualifiche, desiderano cambiare sede lavorativa per motivazioni logistiche o professionali, e sono costretti a partecipare ai concorsi pubblici all'interno della nostra stessa Regione. Tale situazione intasa fortemente il sistema e crea meccanismi che costringono ad un superlavoro gli uffici, rallentando fortemente le procedure di selezione e reclutamento, oltre a generare frustrazione e disaffezione.

Per questo, ci viene proposto l'avvio di una procedura di mobilità aggregata che dovrà essere messa in opera prima dell'indizione del prossimo concorso per infermieri. Tale strumento, se ben strutturato, permetterebbe di individuare con maggiore efficacia i reali bisogni delle strutture sanitarie e, di conseguenza, di attuare mobilità compensative mirate. L'obiettivo primario deve essere quello di completare le procedure di mobilità, con le relative graduatorie, entro il mese di settembre, anticipando il concorso per infermieri che viene svolto con cadenza annuale, da parte di Azienda Zero.

"Come UIL FPL riteniamo che la procedura di mobilità non può basarsi unicamente su criteri logistici, ma deve necessariamente tenere in considerazione anche le esigenze tecnico-organizzative delle aziende sanitarie presenti. - affermano Hena da Silva Velotti ed Edoardo Vanin della Delegazione UIL FPL - L'insoddisfazione e le esigenze logistiche rappresentano le principali motivazioni che spingono i lavoratori a spostarsi, e la procedura deve essere in grado di rispondere a queste istanze in maniera trasparente ed equa."

"Accogliamo con interesse l'annuncio di un avviso aggregato di mobilità esterna entro il SSRV, che anticiperebbe il concorso pubblico. - proseguono i Sindacalisti - Tuttavia, è fondamentale che i criteri per la mobilità in ingresso, stabiliti da ogni Azienda, siano chiari, oggettivi e condivisi. Il criterio dei 5 anni di presenza in azienda e la necessità del nulla osta dell'azienda di appartenenza devono essere applicati con trasparenza e senza eccessiva discrezionalità. La nostra preoccupazione è quella di subordinare la valutazione delle competenze solamente tramite colloquio, chiedendo criteri oggettivi per le posizioni in ingresso perchè si corre il rischio di determinare soggettività che possano compromettere la realizzazione del piano di mobilità."

La possibilità per il candidato di esprimere una preferenza logistica per distretto rappresenta infatti un passo avanti, ma è necessario che la procedura permetta di considerare anche il setting lavorativo desiderato, non limitandosi alla sola logistica. L'utilizzo delle liste in entrata e in uscita per intercettare le domande di mobilità  rappresenta un potenziale strumento utile, ma la sua efficacia dipenderà dalla gestione centralizzata della procedura, affidata ad Azienda Zero nel 2025, e dalla trasparenza degli elenchi delle richieste in uscita e in entrata.

Ulteriori Criticità:

Come UIL FPL abbiamo poi fatto rilevare il mancato rispetto del turn over per gli Operatori Socio Sanitari (OSS), come evidenziato dalle autorizzazioni della CRITE e la mancanza di un incremento di organico per le case di comunità, con il conseguente utilizzo di personale già in servizio, che già sta mettendo in difficoltà le strutture esistenti.

C'è bisogno di un impegno concreto da parte della Regione Veneto per affrontare le criticità evidenziate, garantendo tempi certi per l'implementazione della procedura di mobilità aggregata e per la risoluzione della carenza di personale e risulta fondamentale un confronto costante e costruttivo per migliorare le condizioni organizzative e la qualità della vita dei dipendenti del SSRV.